
Il progetto Danza del Diamante è stato inserito nel PTOF dell’Istituto comprensivo statale G. Marconi di Palermo (anno 2020/2021).
L’ho condotto solo con gli alunni della classe terza F per motivi di organizzazione, di spazio e precauzionali vista l’emergenza Covid-19, quindi per evitare la promiscuità tra le classi, in collaborazione con tutto il consiglio di classe.
Il progetto nasce dalla constatazione che oggi alla scuola si richiede non solo la mera istruzione, ma la formazione della persona umana, nella sua integrità; quindi non si può più prescindere dal coinvolgimento anche del corpo come parte attiva del momento apprenditivo; motivo per cui occorre trovare strategie didattiche più opportune affinché avvenga un apprendimento significativo che coinvolga la persona nella sua interezza.
Gli alunni sono abituati all’idea del sacrificio del corpo, con una staticità imposta e prolungata, in nome di un apprendimento intellettuale che costa in termini di salubrità psico-fisica. Occorre invece prevedere un’educazione all’apprendimento tramite il corpo (imparare facendo) e la percezione del corpo stesso.
Durante il progetto ho fatto ricorso a diverse attività tra cui la drammatizzazione e messa in scena in alcune discipline e le meditazioni statiche e dinamiche, per potenziare le capacità sensoriali, stimolare la presenza, la concentrazione, la consapevolezza di sé, utili per un apprendimento significativo a scuola e, più in generale, nella vita.
Abbiamo coinvolto il corpo in varie maniere:
- Per conoscerci, ho chiamato alla lavagna, uno o più alunni che spiegassero al resto della classe esercizi di pratiche sportive o passi di danza che conoscevano. Così oltre a muoversi, sono emerse le caratteristiche di ognuno, le passioni e la capacità di superare le inibizioni per condividere.
- Drammatizzazione di pagine dei promessi sposi; abbiamo messo in scena parti dei promessi sposi facendo scegliere agli alunni il personaggio da interpretare. Hanno partecipato attivamente, divertendosi ed imparando in fretta il messaggio insito in quelle pagine, perché le hanno vissute in prima persona.
- Messa in scena della trasmissione dell’impulso elettrico, con personificazione dei neuroni, delle sinapsi e la trasmissione dell’impulso.
- Messa in scena della Mitosi cellulare con le diverse fasi. Le pareti dell’aula rappresentavano le pareti della cellula e gli alunni in coppia i cromatidi dei cromosomi che dal centro dell’aula si spostavano ai due poli della classe per poi formare due cerchi rappresentanti le due cellule.
Ci sono stati momenti di maggiore spensieratezza per incentivare movimento e socializzazione tramite la guida di JUST to Dance.
Il percorso di meditazione statica e dinamica della Danza del Diamante è stato portato avanti proprio con l’obiettivo di favorire un apprendimento significativo tramite il coinvolgimento del corpo.
Imparare a percepire il corpo infatti serve a sviluppare Presenza ed una maggiore consapevolezza di sé, perché nel momento in cui percepisci il corpo, la mente è impegnata nel qui ed ora e non viene distratta da altro.
Il progetto è cominciato con un brainstorming sulla felicità e l’importanza di vivere intensamente il momento presente.
-spiegazione della frase della Danza del Presente e dei movimenti delle braccia che l’accompagnano che sono stati ripetuti dagli alunni stando in piedi ma sul posto
-meditazione statica e confronto
-percezione del corpo in movimento con piccole oscillazioni sul posto.
-spiegazione della Danza del Presente in movimento
-lettura e traduzione del testo in inglese Heal The World con commento e confronto.
-spiegazione dei passi della Danza Heal the world vissuta come una preghiera di guarigione per l’umanità.
-elaborazione dei movimenti nello spazio
-prove ed esibizione finale il 3 giugno 2021 al Roseto
Vedi il link: https://www.youtube.com/watch?v=Qmw0LLPOqk4
Mi ha colpito molto vedere i ragazzi così partecipi in tutte le attività, come se non aspettassero altro che alzarsi dai banchi e muoversi ed anche trovare dei punti di riferimento per aprirsi e manifestare dubbi, disagi e perplessità sulle relazioni e sulla capacità di vivere al meglio e con consapevolezza l’adolescenza e la vita.
Da quanto hanno riferito e ho potuto constatare, l’apprendimento sulle pagine dei promessi sposi messe in cena e sui processi scientifici danzati sono rimasti scolpiti nella loro memoria ed interiorizzati.
Mi ha stupito inoltre la risposta positiva ed immediata alla meditazione statica. Erano loro a chiedermi di farla: 10 minuti in cui spegnevamo le luci della classe e li guidavo nel percepire la respirazione e le varie parti del corpo, richiedendone l’immobilità, il controllo, per ritrovare la calma e la pace interiore. Anche il ragazzo con autismo che di solito presentava stereotipie ha mantenuto un’immobilità incredibile e mi ha riferito di essersi rilassato moltissimo.
Questo training è servito anche all’alunno che soffre di insonnia perché ha imparato tecniche di rilassamento che poteva poi riproporre a casa prima di dormire. Con lui in particolare, ho tenuto delle sezioni individuali di pratica di visualizzazione per imparare a trasformare gli incubi e le angosce in immagini positive divertenti.
Dopo la meditazione statica si apriva il confronto su quello che avevano percepito e vissuto. Solo 3 o 4 alunni non riuscivano a stare calmi ed entrare nella propria interiorità. Gli abbiamo chiesto comunque di non muoversi e rispettare il silenzio degli altri. Il silenzio in quei 10 minuti era assoluto.
Essendo la classe in palestra è stato facile e possibile passare dalla meditazione statica a quella dinamica, spiegando le danze.
I maschi tendevano a fare altro perché si vergognavano, ma li abbiamo spinti a tentare; solo pochissimi di loro sono stati esonerati e hanno partecipato solo alla danza libera.
Se durante il progetto l’entusiasmo è stato massimo quando gli alunni hanno saputo dell’esibizione si sono chiusi e irrigiditi. Hanno mostrato molta paura del giudizio, non dei loro genitori, ma dei loro coetanei appartenenti alle altre classi che sarebbero venuti a vederli.
Erano inibiti e terrorizzati all’idea, tanto che durante le prove finali sembravano svogliati e io stessa ho avuto un momento di scoraggiamento perché tutto avrei voluto tranne che imporre una cosa creata per il loro benessere.
Giulio F. ha imparato con piacere tutti i passi delle danze e si è perfettamente integrato nel gruppo rispettando tempi e mantenendo la sua posizione. Non solo.. essendo bravissimo in inglese ha imparato a memoria una frase che gli avevo affidato e l’ha recitata al microfono guardando il pubblico.
Simone Scordato, che ho seguito tutto l’anno, ha sviluppato il suo talento: ha creato il mixage di musiche che gli avevo fornito per l’esibizione a cui ne ha aggiunte due composte da lui stesso tramite un programma al PC. Gli ho dato fiducia ed ha risposto in maniera eccezionale in breve tempo e con entusiasmo, superando se stesso ed ogni aspettativa!
Il pubblico durante l’esibizione si è emozionato e i genitori si sono commossi. E’ stato un successo che ha dato maggiore sicurezza ed autostima anche agli alunni. Spero di aver piantato un piccolo seme che possa servire loro per vivere la vita con maggiore consapevolezza.
Inoltre la Danza del Diamante è stata inserita anche nell’elaborato finale per gli esami di Stato dell’alunna Sara Randazzo, come progetto interessante con cui ha partecipato con la scuola.