Ho partecipato dal 30 marzo al 6 aprile 2023 al laboratorio di e con Virgilio Sieni sull’affresco Trionfo della Morte di Palazzo Abatellis a Palermo, terminato con una performance site specific all’Oratorio dei Bianchi .

E’ stata un’esperienza fantastica, un esercizio costante di ascolto e attesa dell’altro. Mentre di solito, quando si danza in gruppo, è la musica che dà le indicazioni sul tempo da rispettare, in questo lavoro di Virgilio Sieni il tempo dei movimenti era dettato dall’essere insieme del gruppo stesso; al contrario la musica seguiva e dava una suggestione. La richiesta costante è stata quella di attendere che anche l’ultimo fosse con noi, di sentire il movimento del gruppo e non del singolo, di non correre ma osservare gli altri, relazionarsi, guardare, toccare, se necessario, per fare avvertire la nostra presenza e aiutarli a rialzarsi. Un richiamo costante al senso di comunità, di unione, di solidarietà. Non eri più bravo se arrivavi primo, se anticipavi il movimento facendo capire che conoscevi la sequenza meglio degli altri, se parlavi per suggerire.. No. Tutta la comunicazione doveva essere solo Non-verbale; era lo sguardo o il movimento a parlare, a suggerire. In questo modo emergeva la relazione, andando oltre le individualità. Emergeva il gruppo, con inclusione del singolo, con valorizzazione delle differenze e delle peculiarità di ognuno.
Inoltre partendo dalle figure, le forme, le posture, i volti e i gesti degli interpreti dell’affresco, abbiamo lavorato e riflettuto sulla sua interpretazione cercando di coglierne il senso, facendolo nostro nel corpo, passando nel mio caso, dal ruolo della folla, dalla sofferenza degli umili, a quello della Dama, guardando in faccia il destino ineluttabile per tutti gli uomini, quello della morte che spietata avanza, oscillando tra diversi stati emozionali di accettazione e rifiuto, di sofferenza e salvezza. Il Notturno è la condizione estrema per individuare barlumi di luce che emergono dal nascosto. Un immergersi quindi nel suggestivo buio, in un ambiente avvolto dal fumo, per ritrovare nella coralità, nella relazione, nella forza della comunità, barlumi di speranza. Per me la forza scaturiva anche dall’immagine nella sala dell’Oratorio dei Bianchi del Cristo, così come nel quadro una figura sembra essere serena e quasi distaccata dalla tragedia che avanza con la sua forza circolare.. l’uomo in alto a destra che guarda verso Gerusalemme. Sembra essere tranquillo, salvo, in una dimensione di pace; così come non toccati sono i musicisti accanto la fontana; gli artisti per me sono creatori molto vicini a Dio.
Un’esperienza quindi piena, vissuta sotto la guida di Virgilio Sieni, che con la sua delicatezza, ma anche forza e decisione, riesce a unire, a coinvolgere e a trasmettere il suo sentire, a valorizzare le fragilità, a creare veramente una comunità facendo incontrare cittadini, arte e luoghi della città in un unicum.
Sento di voler ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questa esperienza:
Assessorato Regionale dedi Beni Culturali e Identità Siciliana
Galleria Regionale della Sicilia Palazzo Abatellis / Palermo
Centro Nazionale di Produzione della Danza di Virgilio Sieni
VIRIGILIO SIENI
Delfina Stella, Simona Miraglia, Sabrina Puleo i musicisti Fabrizio Cammarata e Angelo Sicurella e tutto il fantastico gruppo proveniente per l’occasione da tutta Italia, e soprattutto da Napoli.